
con Simona Gambaro, Andrea Panigatti Raffaella Tagliabue
Regia Elena Dragonetti
Scene e Costumi Laura Benzi
Movimenti Coreografici Silvia Bennett
Assistente alla regia Chiara Giovannini
Assistente scene Francesca Mazzarello
Luci Davide Riccardi
Direttrice di scena Erika Sambiase
Datore luci Luca Serra
Macchinista Marco Lubrano
Sarta Anna Liz
Organizzazione Giorgia Langella
Ph. Federico PittoProd. Teatro Nazionale di Genova
with Simona Gambaro, Andrea Panigatti Raffaella Tagliabue
direction Elena Dragonetti
set and costumes Laura Benzi
assistant director Chiara Giovannini
scene assistant Francesca Mazzarello
lights Davide Riccardi
stage director Erika Sambiase
datore luci Luca Serra
stagehand Marco Lubrano
seamstress Anna Liz
organizer Giorgia Langella
Ph. Federico PittoProd. Teatro Nazionale di Genova
Una sera d’estate, nell’angolo di un Parco, uno Scoiattolo, seduto in cima a una catasta di sedie e mobiletti, è impegnatissimo a scrivere lettere. Alla Balena, al Pinguino, al Grillo, ma in particolare alla sua “cara, carissima Formica”. Arriva un’altra lettera portata dal vento: l’Elefante chiede alla Chiocciola di poter danzare almeno una volta con lei sopra il suo guscio, solo pochi passi, è il suo desiderio più grande, quello di essere leggero, quello di essere come nessuno si aspetta che lui sia. Dietro una porta la Formica si prepara a partire, per un viaggio oltre l’orizzonte, per scoprire dove finisce il cielo… Intanto l’indomani sarà il compleanno del Bosco e ci sarà una grande festa a cui tutti sono invitati.
Lo spettacolo di Elena Dragonetti Lettere da molto lontano, nuova produzione tout public proposta dal Teatro Nazionale di Genova per la stagione estiva, si ispira all’opera di Toon Tellegen, acclamato autore olandese per l’infanzia paragonato al nostro Gianni Rodari. Tante storie, tanti personaggi buffi, timidi o sfrontati, in una giostra che alterna ironia, gioco, poesia. La narrazione si affianca al lavoro coreografico; gli attori ci trasportano in un mondo sospeso, abitato da animali curiosi e un po’ filosofi, capaci di parlare ai bambini quanto agli adulti in maniera tanto diretta da risultare disarmante. Cos’è “Domani”? Che forma ha il “Nulla”? Sono “Felice”? Cosa significa “Mancanza”? Le domande che ci pongono sono quelle di un bambino che, con occhi spalancati sul mondo o chiuso nei suoi pensieri, cerca di dare risposta ai semplici o complessi interrogativi della vita.
Gli spettatori più piccoli porteranno a casa una piccola scoperta di sé o una preziosa domanda da far girare nei propri pensieri; quelli più grandi, invece, si rispecchieranno nei racconti di questi animali che sembrano conoscere i desideri più intimi dell’animo umano. Il meraviglioso bosco di Tellegen, fatto di luci, tane, feste inattese o lungamente desiderate, diventa occasione per ritrovarsi, fare comunità ed essere festeggiati per come si è.
One summer evening, in the corner of a park, a Squirrel, sitting on top of a pile of chairs and cabinets, is busy writing letters. To the Whale, to the Penguin, to the Grillo, but in particular to his “dear, dearest Formica”. Another letter carried by the wind arrives: the Elephant asks the Snail to be able to dance at least once with her on her shell, just a few steps, it is her greatest desire, to be light, to be like no one is. wait for him to be. Behind a door, the Ant prepares to leave, for a journey beyond the horizon, to find out where the sky ends … Meanwhile, the next day will be the Bosco’s birthday and there will be a big party to which everyone is invited.
Elena Dragonetti’s show Letters from far away, a new tout public production proposed by the National Theater of Genoa for the summer season, is inspired by the work of Toon Tellegen, acclaimed Dutch author for childhood compared to our Gianni Rodari. Lots of stories, lots of funny, shy or cheeky characters, in a merry-go-round that alternates irony, play, poetry. The narration joins the choreographic work; the actors transport us to a suspended world, inhabited by curious animals and a bit of a philosopher, capable of speaking to children as well as adults in such a direct way as to be disarming. What is “Tomorrow”? What form does “Nothing” have? I’m happy”? What does “Lack” mean? The questions they ask us are those of a child who, with eyes wide open to the world or closed in his thoughts, tries to answer the simple or complex questions of life.
The youngest spectators will take home a little self-discovery or a precious question to spin in their own thoughts; the larger ones, on the other hand, will be reflected in the stories of these animals that seem to know the most intimate desires of the human soul. The wonderful forest of Tellegen, made up of lights, dens, unexpected or long-desired parties, becomes an opportunity to get together, make community and be celebrated as you are.